Dopo la bella esperienza del dicembre 2016 con Ugo Ambroggio, Manifiesto Blanco dedica ancora un’esposizione natalizia alle eccellenze del design, questa volta proponendo un’esperienza solidale dedicata al fabric design bengalese in collaborazione con Price is Rice, Associazione di Promozione Sociale che dal 2011 sviluppa e sostiene attività interattive con le popolazioni rurali del Bangladesh, sia mediante progetti sociali per le donne e di sviluppo sostenibile sul territorio, sia occupandosi del recupero e della conservazione delle raffinate sapienze tradizionali artigianali locali.
100 STORIE KANTHATE è un progetto nato con lo scopo di attivare (o riattivare), attraverso il contributo dei bambini, la capacità espressiva delle artigiane ricamatrici del Bangladesh, che posseggono una grande manualità e utilizzano tecniche di lavorazione antiche e raffinate. Infatti il Subcontinente indiano, nei millenni, ha sviluppato una ricchezza di tecniche di tessitura e di processi di nobilitazione del tessuto unica al mondo. Con il passare del tempo e l’avanzamento della cultura di massa, l’abilità tecnica delle donne ricamatrici è diventata ripetitiva, non supportata da un esercizio creativo: il progetto, perciò, ha creato una inusuale sinergia “rubando” ai bambini la loro fantasia, la libertà con la quale esprimono i propri sogni, per metterla a disposizione delle mamme-ricamatrici. E’ stato chiesto di inventare, scrivere e disegnare storie ai bambini delle piccole scuole di Jogahati (villaggio di pescatori fuoricasta indù), di alcuni piccoli villaggi nella foresta di mangrovie del Sunderban e di una comunità nomade che vive nei dintorni di Khulna; dai loro disegni sono stati estrapolati alcuni elementi grafici, utilizzati – a volte ricomponendoli – nell’ideazione di una serie di prodotti realizzati e ricamati dalle mamme-artigiane, utilizzando tessuti locali ed applicando il loro bagaglio di conoscenza delle antiche tecniche di lavorazione.
Questo processo ha consentito di raccogliere e documentare storie fantastiche improntate alle diverse culture presenti sul territorio, culture tradizionalmente tramandate dalle donne attraverso la tessitura e il ricamo; di contribuire alla salvaguardia di piccole comunità marginali, altrimenti destinate ad essere velocemente fagocitate dalla globalizzazione; di fornire un supporto alle donne artigiane nel migliorare e rafforzare la propria posizione in famiglia e nella comunità locale.
L’esposizione propone tutta la collezione nata da questo progetto, in una molteplice declinazione dei temi, caratterizzati dalla ingenuità-freschezza–tenerezza di una grafica infantile ma spesso sorprendentemente essenziale e suggestiva; è corredata dalle storie scritte in bangladese, dalla loro traduzione e dai disegni dei bambini, e completata dalla documentazione del processo realizzativo attraverso le fasi di lavorazione tradizionale del Kantha.