Prima personale dell’artista francese François Douady, la mostra “Impressions” a Manifiesto Blanco presenta una selezione di stampe su carta opaca frutto di un elaborato processo creativo, commistione di molteplici tecniche.
L’opera di Douady affonda le radici nella fotografia, attraverso una reinterpretazione visuale e percettiva di vecchie immagini scattate dal padre, attimi di vita quotidiana. Ricordi e sensazioni che queste evocano sono catturati dall’abile mano dell’artista e la loro essenza è tradotta in veloci disegni, a volte semplicemente abbozzati, successivamente digitalizzati. Il processo prosegue quindi con un metodico lavoro su colori, contrasti e forme, che consente a Douady di riappropriarsi definitivamente di questi momenti fotografati, trasformando lo sguardo del padre in una sua personale visione.
La stampa prolunga il processo creativo, conferendo un’esistenza fisica e tangibile ai ricordi riconquistati. Allo stesso tempo, la carta ridà vita alle fotografie del padre, facendosi supporto per l’incontro tra arte e memoria, in un perpetuo dialogo tra passato e presente.
All’osservatore si presenta dunque un’esperienza visiva ricca, una stratificazione di momenti, ricordi ed interpretazioni che non possono che suscitare nuove sensazioni, ulteriori impressioni. Ciascun’opera apre quindi ad una dimensione emotiva che invita ad un viaggio interiore, trasformando ogni stampa in un incontro intimo e personale. Tre sono dunque le impressions, titolo della mostra. Il termine, polisemantico in lingua francese, indica le riproduzioni su carta, frutto del processo di stampa, ma si traduce anche con l’italiano impressioni, percezioni, sensazioni. Quelle proprie dell’artista, nate dalla reinterpretazione e riappropriazione delle fotografie del padre, e quelle dell’osservatore, scaturite dalla contemplazione dell’opera e dal rapporto instaurato con essa.
François Douady, classe 1985, frequenta la Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti di Tours e si trasferisce successivamente a Londra per studiare presso il Chelsea College of Art & Design. Qui si approccia al mondo della grafica che, oltre ad influenzare la sua pratica artistica, risulterà determinante per la sua carriera professionale. Comincia infatti a lavorare nel campo dell’editoria per riviste come Vogue, dove affina le proprie competenze in ambito tipografico e di direzione artistica. La successiva collaborazione con Giorgio Armani Beauty gli permetterà di aggiungere una nuova dimensione alla sua pratica creativa attraverso la direzione di campagne visual in cui si fondono fotografia e identità di marca. Da questa combinazione ed integrazione di molteplici influenze nascono le opere esposte in mostra, che riflettono le radici artistiche di Douady e la ricchezza del suo percorso tecnico e creativo.